LA MOLA DI MONTE GELATO

La Mola, o mulino, di Monte Gelato venne realizzata nel 1830 per volontà della famiglia Del Drago, che nel 1837 divenne proprietaria dell’intera tenuta.
È costituita da un complesso di edifici che sfrutta alcune preesistenze medievali: una struttura posta tra i due rami del torrente Treja, in corrispondenza delle note cascate, forse già usata come mola in antico, ed una torretta situata più a sud, lungo l’attuale strada comunale.
La prima struttura, costituita da una torre a più piani con adiacente una costruzione più bassa, ospitava il mulino vero e proprio.
La zona per la molitura era collocata al piano inferiore dell’edificio più alto mentre l’ingresso si trovava al primo piano, collegato tramite un ponte di legno alla torretta antistante.
Ad ovest del mulino si trova un muraglione, dotato di chiuse per regolamentare il flusso d’acqua. Il mulino è rimasto attivo fino ai primi anni sessanta del Novecento.
Dopo diversi anni di abbandono, la mola è stata recuperata e ospita oggi una mostra che, attraverso plastici e pannelli, illustra alcuni aspetti della struttura e del territorio circostante.
L’immobile è soggetto al vincolo di cui alla Legge 1° giugno 1939 n. 1089 per essere stato dichiarato di interesse particolarmente importante con D.M. n. 31197 modificato in data 9 febbraio 1976 e DD.MM. n. 318760 e n. 318761, notificati in data 11 giugno 1979.
Recentemente è stato incluso nell’elenco dei Beni accreditati nella Rete regionale delle dimore, ville, complessi architettonici e del paesaggio, parchi e giardini di valore storico e storico-artistico con Determinazione della Direzione Cultura e politiche giovanili n. G00925 del 1° febbraio 2019.