LE CASCATE DI MONTE GELATO

La suggestione delle cascate e la natura lussureggiante che lo circonda hanno reso il Treja uno degli scenari più amati da registi e fotografi in cerca di atmosfere idilliache.

Il primo incontro con la macchina da presa fu subito importante: nel 1950 Roberto Rossellini scelse le cascate di Monte Gelato come set per le riprese di “Francesco, giullare di Dio”, ambientandovi alcuni momenti del viaggio dei frati verso Roma. Da allora, il cinema non ha più abbandonato queste zone e si conta siano più di cento i film girati alle cascate e lungo il fiume Treja.

L’origine delle cascate di Monte Gelato è da ricondurre alla presenza in questo luogo di strati sovrapposti di rocce vulcaniche di diverso tipo. Nel corso dei millenni, l’incessante scorrere delle acque del Treja ha scavato più profondamente le rocce meno resistenti e poco le più dure determinando il salto che forma le cascate.

Nel tempo però, alla natura si è unito l’intervento dell’uomo che ha sfruttato il luogo sia per utilizzare l’energia delle acque che per cavarne blocchi di pietra da usare per le costruzioni. Il risultato è ciò che vediamo oggi: il corso del fiume che si suddivide in diversi rami che si intrecciano con salti e cascatelle a circondare la cascata principale.

Nessuna raggiunge una grande altezza, ma l’ampio fronte della più grande, il bacino di acqua sottostante e la ricchezza della vegetazione rendono l’insieme straordinariamente scenografico e il luogo uno dei più suggestivi del territorio.