Perché non si può fare il bagno nel Treja?

La balneazione nel fiume è vietata dall’Ordinanza del Comune di Mazzano Romano n. 20 del 10/06/2010 emanata per motivi igienico-sanitari a seguito di un grave evento di inquinamento che provocò la morte di migliaia di pesci lungo tutta l’asta fluviale. A tutt’oggi l’ordinanza è vigente.

In generale, da un punto di vista igienico-sanitario, non è mai consigliato bagnarsi in fiumi e torrenti che non si conoscono perché le acque non sono controllate, nel caso del Treja il bagno è specificatamente vietato.
Nonostante le sue acque possano apparire limpide e ricche di vita le analisi sulla qualità rilevano frequenti fenomeni di contaminazione e ciò non deve sorprendere. I corsi d’acqua sono, per evidenti motivi di gravità, il recettore ultimo di tutto ciò che viene immesso o modificato nel paesaggio circostante. Il bacino del Treja è molto vasto e intorno alle cascate, al difuori del perimetro del Parco, ci sono zone abitate, aree industriali, campi e stalle e qualsiasi sostanza venga immessa nel suolo o nei fossi circostanti prima o poi finisce qui, dai reflui dei depuratori ai fertilizzanti usati in agricoltura. Negli anni si sono ripetuti eventi più o meno gravi di inquinamento soprattutto a seguito di forti precipitazioni che hanno trasportato nel fiume elevate concentrazione di inquinanti, in particolare fosfati e nitrati. La presenza di queste sostanze nelle acque può provocare disturbi oculari, cutanei o respiratori ma gli effetti più marcati sulla salute sono causati dai microorganismi patogeni, che possono causare gastroenteriti anche gravi, problemi respiratori o provocare infezione se penetrano nell’organismo attraverso ferite. A seguito di eventi di inquinamento i microorganismi possono rimanere a lungo nel fondo e rappresentano un pericolo anche nelle giornate in cui l’acqua è cristallina e non si percepisce alcun odore.
Il divieto di balneazione è un provvedimento a tutela della salute e sicurezza di tutti, vi raccomandiamo di rispettarlo.